• 19
  • Feb

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Tra dimissioni paracule vendute come decisioni di “devastante modernità” (per i nostri coglioni, probabilmente) e derive mielose/simpatiche nell’hardcore, l’e.p. degli Oops porta speranza nei nostri amplificatori. Apparenti cazzoni da bar, non esagerano con l’ingrediente Meatmen, mantenendo le coordinate piuttosto fisse attorno all’orbita diversamente-seria degli Authorities. Fast rock’r’oll, come piaceva precisare a Jim Weber, bignami di sberleffi a 1000° e divertimento che molti hanno già assaporato nel 2011 con il quasi inno “Death To Brunetta”. Il nuovo dischetto non si allontana dalle pasticche rock accaccì di “Taste Of Zimbabwe” e la bontà della loro fatica è garantita dai 20 giri in loop che il cd ha fatto quando l’ho inserito la prima volta nell’autoradio. Pedale pigiato, pugni contro il cruscotto fermo al semaforo (l’equivalente zingaro-hc del gomito fuori dal finestrino) e la fenomenale traccia introduttiva che se non stai attento sembra ripetere all’infinito NAZI NAZI FOUR!

Happy Charlie” esiste anche in doppio 7” e nel mucchietto hanno inserito una cover del classico “Egg Raid On Mojo” dei Beastie Boys, quindi non avete scuse: compratelo oppure riceverete la targa Babbo di Minchia 2013 che - se siete fortunati - potrete anche rivendere su Ebay, ma fino ad allora giacerà invadente nel vostro salotto, monumento ad una tirchiaggine che non vi fa onore.

Streaming: http://slovenly.bandcamp.com/album/thee-oops-happy-charlie-ep

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