• 20
  • Set

(Vom) Se bastassse una sola associazione di idee, me la sbrigherei con un CRUZ

… ma sono consapevole di vivere in questo buffo paese, indi per cui ho la certezza che i più, con un incipit del genere, avranno pensato dapprima ad Eros Ramazzotti e poi all’ex fidanzata di Tom Cruise. Voglio però continuare a credere che da qualche parte nell’universo, magari proprio sulle isole Cayman, esista una tribù a me affine, che davanti al monosillabo CRUZ sia pronta ad annuire senza batter ciglio, comprendendo tutto il comprensibile. Perché “Too old to die young” non puoi star lì a dipingerlo con il solito “post-hardcore”, “punk melodico” e altre formule arrugginite che fanno sbadigliare me, lettore ed ascoltatore.

CRUZ e la sua scuderia invece evocano un senso di libertà e astuta cazzonaggine. Metti sul piatto il dischetto, istoriato dalla mano santa di Ratigher, e lui inizia a dimenarsi tra saliscendi, zigzagando dispari, mostrando spesso il culo a chi si aspetta un assalto frontale uguale a sé stesso dall’inizio alla fine. Sessuale, quindi non sempre lucido e dritto al punto, ma con un’intensità ed una intelligenza lirica che lasciano il desiderio di rifarlo in posizioni sempre diverse. Un cocktail con un’ironia d’altri tempi, al gusto di 85/95, meritevole di essere trangugiato e letto tutto d’un fiato.

“[...] ripping things out from within, examining them on the table and smiling about them”.

Comprende? Bene, altrimenti tutti in tenda.

Trovate le info canoniche qua: http://caymantheanimal.wordpress.com/

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