- 25
- Ago
Vita lunga alle ristampe, utilerrime tanto ai novizi quanto a chi certi album li ha macinati per mesi per poi stoltamente accantonarli. Questo dei danesi Baby Woodrose è pura manna, godimento al cubo per palati più o meno fini. Roccia dura che si incunea nell’epitalamo per aprire le menti, senza vergogna alcuna d’apparire più friabile con questo suo piglio ultramelodico; e con buona ragione, visto che la lezione sulla potenza del pop ce l’hanno già impartita fior di maestri che in questo disco vengono ricordati ed omaggiati a dovere.
Al bando fronzoli e ciance: Love Comes Down è uno dei dischi più piacevolmente acidi del primo decennio pre apocalisse maya. Abbiatelo, inglobatelo e ri-amatelo, se è il caso. Powertrip dei Monster Magnet è la prima evidente pietra di paragone, ma troverete molte altre squisitezze che rimandano a ricordi profumatamente sixties, dai martelli insanguinati di Rocky Erickson a prodezze fischiettabili degne dei Cyrkle. Tutto è bello, soave, pieno di sottotrame, pathos e ronzii chimici. Come ciliegione sulla torta, la prima stampa di 500 copie porta con sé un 7†esclusivo con due inediti tratti della stessa sessione di registrazioni, ulteriore motivo per vincere l’accidia e pigiare il tasto BUY!