• 25
  • Lug

(Vom) Sono nella sala d’attesa della Tiburtina in fiamme. I Chrome nelle cuffie. Anzi, no: non ho né walkman né cuffie. Mi svacco sulla poltrona in angolo. Alla mia destra un tavolo coperto da un drappo che vorrei poter dire essere di velluto rosso ed invece è fustagno, colore indefinito. Lo sollevo e scorgo una parata di effetti e distorsori. Mi si avvicina un controllore. Non è un nano, come mi sarei aspettato. Tossisce. Ha una spilla dei Front Line Assembly sul cappello. Con la mano a cucchiaio attorno alla bocca, mi si accosta all’orecchio per sussurrare qualcosa. “UAAAAAAAAAARRRRRRRRRRRRGGGGGGGGGGGGHHHHHHHHH!” Lo scherzo più antico del mondo, quello dell’urlaccio all’improvviso che ti fa scoppiare il cuore e pisciare nelle mutande.

Terrore in punta di piedi, questo e.p. dei Toys Eaters. Delicato nel suo essere rumoroso, pacato e morigerato nell’imbastire brani che non indugiano mai troppo sul fattore “fàmolo strano”. Un bellissimo disco minaccioso, capace di evocare impianti industriali e rituali dimenticati, lasciando sempre quella punta di voglia di farlo ancora. Ed ancora. Ed ancora.

http://toyseaters.bandcamp.com/album/toys-eaters

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