- 09
- Nov
Come ho già detto, gli Young Offenders hanno dato alle stampe alcune delle canzoni più coinvolgenti, in ambito prettamente punk rock, degli ultimi anni. “Non che ci volesse molto”, potrebbe aggiungere qualcuno a ragion veduta, ma non è questo il punto. Il non più recente e.p. li conferma maestri di euforia e calore, e so che per gli orfani degli Observers queste caratteristiche vogliono dire molto.
Di seguito trovate una breve chiacchierata all’insegna dell’ovvio, in quanto nata appunto come chiacchiera da bar che io vi riporto con fedeltà , poiché, tra le righe, la sorte della band risulta piuttosto incerta. Speriamo che la vita adulta non sprofondi anche loro, come ha fatto con i Fuses, in un insopportabile indefinite freeze.
Considerando che in Italia vi conoscono in 3 gatti, potreste snocciolarci passato, presente e blah blah blah? E’ per il bene dell’umanità .
Esistiamo da 5 anni, ma suoniamo in giro molto raramente, visto che siamo vecchi e pieni di impegni. Sia Tim che Pete hanno due bambini e ti assicuro che è davvero dura trovare il tempo per fare concerti o incontrarci con maggiore frequenza.
Tim negli anni 90, quando abitava ancora in U.K., suonava nei Nerves, poi, arrivato a San Francisco entrò a far parte degli Stockholm Syndrome. Pete ha un passato nei Loudmouths, Jason nei Dolores Haze e Dougie in svariate bands di Belfast. Pete occasionalmente suona con una skate punk band, Johnny and The Dudes. Tim, Jason and Dougie hanno un altro gruppo assieme ad una nostra amica, Laura, e si chiamano Bad Knaves. Ancora zero concerti, ma ti consiglio di tenere le orecchie aperte, perché da un momento all’altro potrebbero esplodere!
Tenendo come punto saldo che ogni vostra canzone è una bomba pazzesca e che non siete certamente iperprolifici, quanto dovremo aspettare per godere di una vostra prossima uscita?
Hey, non metterci fretta, il disco nuovo è appena stato sfornato! Non ho idea di quando registreremo qualcos’altro; le cose diciamo che sono un po’ in pausa, per far sì che Pete ci salti fuori con i suoi turni di lavoro. Dobbiamo pubblicare un 7†per l’etichetta inglese Static Shock… speriamo entro la fine dell’anno.
Avete avuto esperienze positive con le varie etichette con cui avete lavorato?
Il rapporto con la Deranged è stato grandioso. Gord in persona ci ha voluto sulla sua etichetta; ha esaudito ogni nostro desiderio, ascoltandoci al 100% e impegnandosi affinché tutto venisse come desideravamo! Non potevamo chiedere di meglio. Parts Unknown invece è una label più piccol e un po’ meno organizzata, per cui c’è voluto più tempo a far uscire il primo 7â€. Rich comunque è un gran bravo ragazzo. Prossimamente la Dirtnap pubblicherà un nostro 7â€: Ken è nostro amico e non vediamo l’ora che anche questa cosa si concretizzi!
http://www.myspace.com/youngoffendersmusic