• 28
  • Apr

(Vom) Che per i Greedy Mistress siano passati anni importanti è innegabile. Li avevamo lasciati con un buon primo album orientato verso il selvaggio hard-punk a rotta di collo, mentre ora “A compulsive need of you” evidenzia un notevole inspessimento tecnico e una accresciuta capacità di modellare brani genuinamente calorosi. Tra tempi più pacati e raffiche simil hardcore, ciò che lascia realmente il segno sono i riff di chitarra, una linea trasversale che congiunge Detroit all’Orange County: il crescendo di “It’s only getting worse” o l’intera impalcatura di “Don’t take it personally”, giusto per citare due esempi.

Il disco in sé, pur con tutte le migliori intenzioni, non riesce però ad avvincere, privo com’è di idee realmente ficcanti o, più semplicemente, refrains imperituri. La pecca maggiore purtroppo è il nuovo cantante, monocorde e, cosa difficilmente digeribile, con una pronuncia dell’idioma anglosassone piuttosto imbarazzante. Sorry, ma per me è un ostacolo insormontabile. In un genere così fortemente caratterizzato e di matrice brutalmente americana, il guizzo è indispensabile e la solidità del cantato è una conditio sine qua non.

Intercettateli live, dimensione nella quale immagino diano il meglio.

Contatti:

http://www.myspace.com/greedymistress

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