• 09
  • Mar

(Vom) Come raggiungere la vetta del K2 e farla finita con una bella iniezione di eroina. Una botta di ossigeno che ti stordisce, ti lancia euforico verso mondi paralleli in cui il coraggio e l’illuminata strafottenza di bands come Virus e Dots sono finalmente comprese ed addirittura imitate. Un disco, due lati, due gruppi, un certo numero di figli di mignotta. Il Virus è punk, se proprio volete, ma è molto di più. Un bel vaffanculo, innanzitutto. Big babol nei capelli. Zucchero nei serbatoi. Cazzi nel culo. Pussy galore a manetta e una personalità spiccata, che dal blues punk scarno prende il LA per raccontare inintelligibili storielle di disagio e sbeffeggio. “He He He He” entra di diritto nelle mie canzoni spastiche preferite di sempre, assieme ad “Ack ack ack” degli Urinals. Si volta faccia e ci si imbatte in quello che per me rimane IL miglior gruppo punk che abbia allietato l’asfissia musicale italiana degli ultimi anni. I Dots, rurali mentecatti che avevano un loro suono e massaggio distintivo. Queste quattro tracce sono postume - e di questo mi dolgo - ma sono all’altezza di quelle pubblicate sul singolo made in Kenrock. Le prime due sono figlie dell’allucinata distrofia compositiva del Gara, chitarra e vox populi. “You fake!” e “Fog walls” invece hanno l’evidente marchio di fabbrica Andrew Tee, bassista ed altra voce, più dirette e tupatupa alla Dean Dirg. Altro non riesco a dire. Voglio bene a questi ragazzi, a questo disco e alle persone che sono dietro a questa importante cordata produttiva. Comprate o morite male.

Contatti:

http://www.myspace.com/virusvive

http://www.myspace.com/idots

http://www.myspace.com/depressionhouserecords

http://www.myspace.com/avantrecords

http://www.myspace.com/rijapovrecords

http://www.myspace.com/surfinkirecords

Ecc.

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