- 28
- Ott
(Vom) Una nuova etichetta entra in lizza sul devastato suolo italiano, esordendo con due 7†nella sostanza piuttosto differenti.
Le dichiarazioni d’intenti evidenziano il desiderio di essere eclettici, dando spazio a “soul, reggae, funk, punk, dancefloor jazz, indie…â€. Aiuto, quanta roba! Io sono da sempre un promotore dell’amore in musica a 360°, ma sono anche certo che, oltre alla necessità di mantenere sempre alti li tandard ualitativi, non sempre gli accostamenti arditi siano praticabili.
Il primo 45 giri che prendo in esame è quello dei Pamela Tiffins, duo senz’altro già noto ai masticatori di garage punk e beat nostrano. Alla chitarra e alla voce troviamo l’inaffondabile Scanna, già Sciacalli e mille altre cose. I lavori percussivi sono affidati alla bella Alpe, che contribuisce anche vocalmente a rendere più variegato l’amalgama sonoro. Fondamentalmente di punk rock ridotto ai minimi termini, si tratta, con spruzzate di tribalismo blues ed evidenti dichiarazioni di passione garage (la cover di “Can it beâ€, dei re del fuzz Savoys). Nulla di eccezionale, ma comunque genuino e sicuramente suonato di cuore. La cover art è opera della stessa Alpe.
Il secondo 7†invece è qualcosa che non saprei come definire. Ad un primo ascolto mi ha strappato un sorriso, per la sua ingenuità , ma già al lato B ho iniziato a pensare ad uno scherzo. Non sono estimatore, e tantomeno intenditore, di raggamuffin, ma questi Dj Tib e Qalamity non mi hanno certo colpito positivamente. Una canzoncina da spiaggia, con un terribile coretto a 77 giri, stile Rana Pazza, e sull’altro lato la versione strumentale della stessa, nel caso foste appassionati di karaoke. Decisamente No!
Contatti:
http://www.myspace.com/thepamelatiffins