• 16
  • Ott

(Vom) Spiace ammetterlo, ma questo disco scorre senza lasciare traccia. Brutto scriverlo come prima frase, ma è necessario essere schietti. La colpa non è da imputare totalmente ai testi da wannabe Tankard o Meatmen, che invece finiscono per suonare un po’ forzati se non infantili, a partire dai titoli (”Smash metal drink beer”, “Sambafukka orchestra” and so on). E’ forse un limite della mia anzianità ma credo che anche nell’irriverenza o nel divertentismo senza limitismo ci voglia un po’ di sale. Ma veniamo alla musica, che è il punto di forza ma anche la zavorra di questi giovani lucchesi. Applausi per la scelta di innestare hard rock, metal, thrash e altre cosacce sporche in questo “Underground’n'roll”. Il risultato è ottimamente suonato e dal vivo sono certo dispensino calci nel culo e gavettoni d’adrenalina a profusione… peccato che i brani in sé non siano indimenticabili. L’ho ascoltato più volte, ma l’unica conclusione che sono riuscito a trarre è che li preferisco di gran lunga quando si dedicano alla velocità stile Bay Area, guidati come sono da un batterista che macina come trattore. Quando invece surfano sulle onde del fast’n'roll roccioso, il paragone con i contemporanei Antares o Greedy Mistress - per rimanere in Italia - è impietoso e fa capire che quello che a manca loro sono idee e riff non banali. Pur riconoscendo la genuinità della loro proposta, non posso caldeggiarne l’acquisto. Se però passano dalle vostre parti, andate a sbattere la testa sotto al palco.

Contatti:

http://www.devastator.it/

» Both comments and pings are currently closed.

Comments are closed.