• 19
  • Apr

Ecco un elenco di dischi inutili inviati a Bam!, a compendio della column apparsa qua:

Bam!6.1

Se avete le forze, leggete quanto segue: sono dischi che potete benissimo evitare, quindi, se questa volta non muovete il culetto e correte a comprarli, siete scusati.

Iniziamo con i francesi Ashtones (Nicotine Records), che mescolano in maniera egregia l’hip hop con il crust… seeeeee, magari! Con un nome del genere non potevano che fare quello che fanno. Punk/r’n’r che rende catatonici dopo 2 soli brani. Uguali ad una miriade di altri gruppi, ma peggiori. Non che facciano schifo, ma sinceramente che cacchio me ne faccio dell’ennesima cover dei Dead Boys o di una canzone che si intitola “Dealing with a coke slut”?

Ora incontriamo un trio romagnolo, The Last Killers (Area Pirata), ed anche qui è il festival dell’entusiasmo… zero. Garage punk alla carta carbone, che cita tanto l’R&B dei sixties quanto certo revival 80/90. I clichès sono tutti presenti, ma mi sta anche bene. Il problema è che l’unico guizzo è dato dalla cover di “Another day” delle Muffs, piazzata sapientemente al secondo posto in scaletta. Coretti che non incidono e brani piuttosto piatti. Non metto in dubbio che dal vivo possano divertire: il problema è che siamo in odore di recessione, e bisogna spendere in maniera oculata. Piuttosto compratevi i primi Creeps o i Makers.

Facciamo ora una brevissima tappa nel Nebraska, per fare ciao dal finestrino ai Forbidden Tigers (Dead Beat). Anche qui siamo in ambito garage punk, venato di r’n’r a fedeltà non altissima. Dopo vari ascolti non mi hanno convinto del tutto, ma almeno dalla loro hanno la grinta e qualche melodia azzeccata. “Magnetic problems” non è certamente un disco per cui perderete la testa, ma se doveste trovarlo a basso prezzo, potrebbe anche farvi passare 5 minuti piacevoli.

Torniamo nuovamente in Italia, dove a tediarmi mi aspetta Dome La Muerte and The Diggers (Area Pirata). Non ho voglia di dire nulla su questo disco. Dome merita tutto il rispetto del mondo, per via della sua storia con i CCM e i Not Moving, ma questo CD è un termosifone di ghisa attaccato alle palle. Garage punk (e daje!!!) trito e ritrito, con chitarre stonesiane e citazioni corali rollinghiane. Scusate, non ce la faccio proprio. Recuperate i Circo Fantasma, che è meglio!

I lucchesi Not Right (Area Pirata) mi si presentano con un 7” dalla copertina ridicola: la solita bottana tatuata che mostra la lingua, non si capisce se per fare arrapare qualche disperato o per leccarsi il moccico che le cola dal naso. Immagino comunque che tutto questo sfoggio di retorica r’n’roll ribelle piacerà ai bambini con la cintura di borchie. So che la copertina dovrebbe essere l’ultima delle cose ad importare, ma io ne ho le palle piene del logoro immaginario del rocker, quindi amen: è così e basta. I 4 pezzi hard-punk’n’roll su questo 7 pollici invece non sono affatto disprezzabili, in quanto ben suonati e chitarristicamente vigorosi, se non fosse che la voce della cantante, complice anche la sua pronuncia, non me li fa gradire più di tanto. Insomma, se sono ancora attivi un loro concerto potete anche provare a godervelo e magari 3 euro per questo dischetto li potete sborsare, anche se prima sarebbe bene dare la precedenza a cose ben più importanti, tipo la ristampa dei Joneses.

Altro disco punk sleazy r’n’r, questa volta dei Gee Strings su Dead Beat. Tedeschi, sempre voce femminea, che però canta in un inglese pronunciato in maniera risibile. Spiacente, ma mi sono stancato di cercare di descrivere gruppi tutti uguali tra loro, dall’immagine ai testi. Ascoltateveli su Myspace ed evitate questo disco. Uhhhh, dimenticavo: la terza traccia è una originalissima cover di “Just head”. Ai fornelli, please!

Ecco finalmente un bel disco… seeeeeeeeeeee, magari (pt. 2)! Split cd Accelerators/Random Heroes, punk rock poppettoso e ramonero senza infamia e senza lode. Dischi del genere, se non contengono brani che vi prendono al primo ascolto e vi fan venir voglia di riascoltarli a ripetizione, significa avete buttato via i soldi. Non fatelo.

In conclusione di questa carrellata infernale, vi rendo noto che, tra le tante nefandezze arrivatemi da recensire, mesi fa mi venne consegnato anche l’ultimo CD dei Klasse Kriminale… C’è bisogno che dica quanto è abominevole? Spero di no. Mi faccio una risata e vi saluto.

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